La cosa che più mi stupisce, da quando ho deciso di aprire questo blog, è la grande quantità di materiale che si trova in Internet su questo argomento: nel sito http://boardgamegeek.com/image/957045/regatta, ci sono addirittura 56 foto del gioco e su e-bay (http://www.ebay.it/itm/REGATTA-Avalon-Hill-1979-OTTIMO-Regata-vela-Yacht-racing-/250988466875) lo si trova usato a 38 euro (lo pagai 36.000 lire all’epoca).
L’uscita americana è del 1967, e, essendo un gioco sportivo, sicuramente si può parlare di long-seller, specialmente dopo che la vela è diventata popolare anche in Italia.
Strano a dirsi qui non ci sono soldi da vincere, magari scommettendo sulle barche, come si fa con i cavalli; quello che serve è però una certa dimestichezza con le regole dell’andare a vela.
Come si vede il piano di gioco è contrassegnato da immaginari punti e si è estremamente liberi, come in mare di scegliere la traiettoria, rispettando ovviamente le condizioni del vento e le regole nautiche che proibiscono di tagliare la strada agli altri concorrenti.
La direzione del vento cambia ad ogni turno in senso orario tirando 2, in senso antiorario tirando 12; la sua intensità ha tre gradi (da 1 a 3 segmenti per turno) e ogni turno il numero di tratti dipende dalla direzione della barca rispetto a quella del vento (come si vede dal goniometro sopra, autocostruito, non in dotazione al gioco)
Dall’esempio di gioco sopra, si vede come la cosa meno intuitiva è che, per mare, la traiettoria più lunga , a volte conviene (o perché è più veloce, o perché ti fa perdere meno tempo nella virata successiva o perché devi dare la precedenza ad un’altra barca, pena la squalifica). Per rendere più realistica la simulazione sono previste anche raffiche improvvise , che possono sovvertire posizioni già acquisite.
Per concludere, come ricordato all’inizio, il gioco è tuttora disponibile in Italia su e-bay, ad un prezzo decisamente modico.
archeoludica.info
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